lunedì 20 giugno 2011

20 giugno, giornata mondiale del rifugiato

Sessant’anni fa entrò in funzione l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). A pochi mesi di distanza, nel luglio del 1951, fu poi promulgata la Convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati... ma oggi assistiamo ancora, troppo spessi inermi o responsabilmente silenziosi alla strage...

dal blog Fortress Europe:

La strage

Fanno tutti a gara a contare quanti ne sbarcano, pronti a gridare all'invasore. Ma quanti sono quelli che non sono arrivati? Muoiono giorno dopo giorno. Anno dopo anno. E i loro corpi finiscono nell'oblio delle coscienze, seppelliti in fondo al cimitero Mediterraneo. Mangiati dai pesci e accatastati sopra le tubature dei gasdotti che sembrano a volte l'unico ponte rimasto tra le due rive. Da anni Fortress Europe cerca di documentare questa strage. I numeri parlano da soli. Dal 1988 sono morte lungo le frontiere dell'Europa almeno 17.627 persone. Di cui 1.820 soltanto dall'inizio del 2011. Il dato è aggiornato al 2 giugno 2011 e si basa sulle notizie censite negli archivi della stampa internazionale degli ultimi 23 anni. Il dato reale potrebbe essere molto più grande. Nessuno sa quanti siano i naufragi di cui non abbiamo mai avuto notizia. Lo sanno soltanto le famiglie dei dispersi, che dal Marocco allo Sri Lanka, si chiedono da anni che fine abbiano fatto i loro figli partiti un bel giorno per l'Europa e mai più tornati.

Un giorno a Lampedusa e a Zuwarah, a Evros e a Samos, a Las Palmas e a Motril saranno eretti dei sacrari con i nomi delle vittime di questi anni di repressione della libertà di movimento. E ai nostri nipoti non potremo neanche dire che non lo sapevamo. Di seguito la rassegna completa e aggiornata delle notizie, dal 1988 a oggi. Per un'analisi delle statistiche, frontiera per frontiera, leggete la scheda Fortezza Europa.

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